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STUDI – Azioni di sostenibilità ambientale per 7 micro e piccole imprese su 10. Quota imprese green più elevata nel Mezzogiorno

Nel Consiglio europeo di venerdì scorso i capi di governo dei paesi dell’Unione europea hanno avviato la discussione sugli interventi a favore dell’economia, in particolare su Next Generation EU, un intervento che mobilita risorse per 750 miliardi di euro, di cui 500 come sovvenzioni e 250 come prestiti accordati agli Stati membri. Il piano degli interventi, oltre a riparare i danni economici e sociali della pandemia, servirà anche a garantire un’Unione europea “climaticamente neutra, digitale, sociale“. Per l’economia italiana si intrecciano le sfide di un recupero da un crisi senza precedenti, con quelle associate alla difesa dell’ambiente e alle conseguenze dei cambiamenti climatici. In questa prospettiva è di particolare rilevanza l’orientamento delle imprese alla sostenibilità ambientale. Su un universo di un milione di imprese con 3 e più addetti, esaminato nella rilevazione dell’ultimo Censimento permanente delle imprese, vi sono 688 mila imprese (pari al 66,6% del totale) che svolgono una o più azioni finalizzate a ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività. Le micro e piccole imprese (MPI) presentano una propensione alle azioni green del 66,3%, praticamente 7 MPI su 10.

Nel dettaglio degli interventi per ridurre i consumi energetici il 39,5 % delle micro e piccole imprese che riducono l’impatto ambientale ha installato macchinari e/o impianti più efficienti, che limitano il consumo energetico, e in particolare il 31,9% lo ha fatto senza usufruire di incentivi; il 12,6% delle micro e piccole imprese ha scelto l’isolamento termico degli edifici e/o la realizzazione di edifici a basso consumo energetico e il 9,2% delle MPI ha sostenuto la spesa in assenza di incentivi. Più contenuta la quota di imprese fino a 50 addetti impegnate nella produzione di energia da fonte rinnovabile elettrica (6,9%) o termica (4,5%) e nella realizzazione di impianti di cogenerazione, trigenerazione e/o per il recupero di calore (2,6%). Per queste iniziative, circa la metà degli investimenti è stata effettuata grazie all’erogazione di incentivi. Il 4,5% delle MPI nel triennio 2016-2018 ha acquistato automezzi elettrici o ibridi, a fronte di una quota di immatricolazioni per questa tipologia di veicoli del 3,9% nel 2018.

Tra gli interventi finalizzati a ridurre le pressioni sugli ecosistemi generate dai processi produttivi, le MPI italiane hanno messo ai primi posti la raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti (86,8% delle imprese); seguono, indicati da oltre una impresa su due, il contenimento dei prelievi e dei consumi di acqua (60,3%) la gestione dei rifiuti finalizzata al contenimento e controllo di inquinanti (58,0%), il risparmio del materiale utilizzato nei processi produttivi (52,7%). Altri interventi sono realizzati da quote significative di micro e piccole imprese, in particolare quelli relativi al contenimento dell’inquinamento acustico e/o luminoso (44,2%), al contenimento delle emissioni atmosferiche (33,8%), all’utilizzo di materie prime seconde (21,1%), al trattamento delle acque di scarico finalizzato al contenimento e controllo di inquinanti (20,5%) e al riutilizzo e riciclo delle acque di scarico (7,8%).

In relazione alle motivazioni alla base delle azioni intraprese per ridurre l’impatto ambientale, domina quella di migliorare la reputazione verso clienti e fornitori, indicata dal 31,9% delle micro e piccole imprese; la coerenza con l’attività principale e/o con la forma giuridica dell’impresa è segnalata dal 27,9% delle imprese, la concretizzazione della strategia e/o mission dell’impresa dal 24,1%, il consolidamento dei legami con la comunità locale dal 16,5%, mentre è residuale il vantaggio per tassazione e/o sussidi specifici (5%); un quarto delle imprese (25%) ha indicato altri motivi.

In chiave territoriale la propensione delle MPI a interventi green presenta una variabilità complessivamente contenuta: il Nord-Est con il 64,9%, Nord-Ovest con il 65,1%, il Centro con il 66,4% e il Mezzogiorno, dove la quota di imprese che hanno avviato azioni per ridurre l’impatto ambientale sale al 69%.

La propensione delle imprese agli interventi di sostenibilità ambientale per territorio nell’Appendice statistica ‘Imprese che riducono impatto ambientale per regione e provincia’. Clicca qui per scaricarla.

L’analisi della propensione al green delle imprese nell’edizione odierna di ‘Imprese ed energia’ su QE-Quotidiano Energia.

MPI CHE HANNO FATTO INVESTIMENTI PER GESTIONE EFFICIENTE E SOSTENIBILE DI ENERGIA E TRASPORTI PER TIPOLOGIA

Triennio 2016-2018, % imprese 3-49 addetti – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

MPI CHE HANNO ADOTTATO AZIONI PER RIDURRE IL CONSUMO DI RISORSE NATURALI E GESTIRE IN MODO SOSTENIBILE RIFIUTI E EMISSIONI, PER TIPO DI AZIONE

Triennio 2016-2018, % imprese 3-49 addetti – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

MOTIVAZIONI ALLA BASE DELLE AZIONI INTRAPRESE DALLE MPI PER RIDURRE L’IMPATTO AMBIENTALE

Triennio 2016-2018, % imprese 3-49 addetti – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
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